mercoledì 5 maggio 2021

WELFARE STATE (SOCIOLOGIA)


 Il welfare state si sviluppa per affrontare i problemi sociali e per la redistribuzione delle risorse economiche della società. Il proprio obiettivo era quello di attuare i diritti sociali dell'individuo, l'espressione Welafare state significa letteralmente "Stato del benessere", ma viene spesso tradotta anche con "Stato sociale" o "Stato assistenziale". Il nome Welfare State indica un tipo di Stato che si fa carico del benessere dei suoi cittadini, perseguendo l'obiettivo di garantire loro gli standard minimi di vita rispetto al reddito, all'alimentazione, alla salute, all'abitazione, economicamente,

 Tradizionalmente si fa coincidere la nascita del Welfare State con la pubblicazione, nel 1942, del Rapporto Beveridge, documento finale di una commissione d'inchiesta voluta dal governo inglese e presieduta dall'economista William Henry Beveridge (1879-1963), sulla situazione economica e sociale del Paese.

 Il Rapporto Beveridge trovò attuazione concretà a partire dal 1948 con la creazione di un servizio medico nazionale gratuito per tutti i cittadini e con l'adozione di altri importanti provvedimenti sociali, quali l'istituzione dell'indennità di disoccupazione, l'înnalzamento delle pensioni, il miglioramento delle condizioni dell'insegnamento pubblico, l'estensione degli interventi di edilizia popolare. 

Ne derivò un considerevole aumento della spesa pubblica, finanziato in larga parte attraverso un aumento del prelievo fiscale, attuato con rigorosi criteri di progressività: in percentuale versava tasse più elevate, e quindi "finanziava" in misura maggiore i servizi offerti dal Welfare, chi guadagnava o possedeva di più. Il sistema di Welfare è nato perciò come una forma di redistribuzione delle risorse economiche prodotte dalla società, redistribuzione attuata e gestita dallo Stato, che si assume il compito di prelevare una quota di ricchezza dai cittadini più agiati per distribuirla ai più poveri sotto forma di servizi. 

Andò in crisi per problemi finanziari, e problemi di disorganizzazione.

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