mercoledì 5 maggio 2021

COMUNICAZIONE E MASS MEDIA (SOCIOLOGIA)

La comunicazione è, insomma, l'anima della società. La  comunicazione è quella forma fondamentale d'interazione sociale in cui soggetti che interagiscono si  scambiano dei significati.

I soggetti che hanno la volontà di comunicare, che saranno, a turno, l'emittente del messaggio e il ricevente (o destinatario). Ci dovranno poi essere un messaggio che viene trasmesso (ossia un significato da comunicare), un codice di trasmissione del messaggio fatto di segnali materiali e un particolare canale di comunicazione (le onde sonore, la scrittura, il cavo telefonico). Abbiamo così costruito uno schema formale della comunicazione, che ricalca quello, famoso, proposto dal linguista russo Roman Jakobson (1896-1982).


Il linguaggio come istituzione sociale, il linguaggio (con la sola eccezione, forse, di alcuni aspetti della mimica facciale, come il sorriso) non è mai un carattere naturale dell'essere umano, come l'altezza o il peso, ma il frutto di un “patto" implicito tra tutti coloro che appartengono a una certa cultura. 

Il linguaggio è una convenzione sociale. Che in italiano "burro" significhi quel particolare alimento derivato dal latte vaccino non dipende dal patrimonio genetico degli italiani, al contrario, qualcosa che abbiamo imparato nella nostra infanzia attraverso i processi di socializzazione. 

In quanto convenzione sociale, il linguaggio è un tipico esempio d'istituzionalizzazione di norme sociali, cioè di quel processo attraverso cui comportamenti ripetuti e condivisi da tanti membri della società si cristallizzano in regole da rispettare. 

 In Italia il fatto che la sequenza di suoni “burro" serva a indicare il burro è stabilito da una norma sociale analoga a quella per cui per salutarsi ci si stringe la mano destra. Nessuno è obbligato con la forza a sottomettersi a quella norma, ma chi non lo fa è destinato a non farsi capire e accettare dalla società. Se diciamo che "il burro raglia" non veniamo presi sul serio: non abbiamo infatti rispettato le norme sociali che danno senso e utilità alle interazioni linguistiche. 

Come aveva compreso Émile Durkheim, il linguaggio è una tipica istituzione sociale, e in quanto tale appare alle persone esterno e "coercitivo" ispetto alla loro volontà e ai loro desideri.

Nessun commento:

Posta un commento