lunedì 28 dicembre 2020

Le relazioni di genere nella società postmoderna (sociologia)

 L'aspetto più evidente è la crisi dei ruoli tradiz

ionali, cioè il progressivo venir meno della rigida distinzione dei compiti secondo il genere che era tipica del modello di famiglia prevalente nella Società industriale, quando uomini e donne sapevano perfettamente ciò che dovevano fare e ciò che si potevano aspettare dal coniuge (non vi era dubbio, per esempio, su chi dovesse andare al mercato a fare la spesa). Oggi il modello sta perdendo la sua rigidità e la sua forza. La maggiore partecipazione femminile al mondo del lavoro, l'emancipazione culturale della donna e l'accresciuta flessibilità nei comportamenti, nelle norme e nei valori sociali spingono verso una minore Rigidità nella determinazione dei ruoli in funzione del genere. 
Ciò si traduce spesso in una fonte di disagio per la coppia e in una cause di instabilità familiare. la crisi dei ruoli tradizionali si traduce spesso in un nuovo stile di vita, basato su una riduzione del numero di compiti o comportamenti ritenuti eminentemente maschili o femminili e su una maggiore contrattazione della distribuzione dei ruoli familiari. Insomma, non è detto che sia sempre compito della donna recarsi al supermercato. lo si decide di volta in volta in base alle circostanze.
 A tutto questo si accompagna   una più ampia condivisione famigliare delle scelte e delle responsabilità, sia affettive sia educative sia economiche. Le decisioni che coinvolgono la famiglia passano prevalentemente attraverso una discussione e quindi attraverso il contributo personale, e non di ruolo, dei suoi membri. L'evoluzione delle questioni di genere La questione della parità fra uomini e donne, emersa in maniera conflittuale negli anni Settanta del Novecento, ha avuto profonde ripercussioni nel ridefinire i ruoli, le funzioni e le aspettative di genere non solo sul versante femminile ma anche su quello maschile. 
Per le donne, le lotte e le riflessioni sulla femminilità hanno rappresentato l'apertura di nuovi spazi nell'ambito del diritto, del lavoro, della sessualità e permesso il raggiungimento di livelli più elevati di istruzione, una maggiore autonomia economica, famigliare, sociale. Negli ultimi decenni l'autoriflessione e la denuncia delle donne non hanno più riguardato solo le società occidentali, ma hanno coinvolto anche i Paesi in via di sviluppo (per esempio arabi o africani), dove combattere la disuguaglianza tra i sessi e l'oppressione femminile è una questione cruciale, con effetti anche drammatici per la vita delle persone. Gli studi sulla condizione maschile hanno evidenziato come gli uomini, per adeguarsi a una tale organizzazione sociale sessista, abbiano dovuto rinunciare a una parte della propria identità, per esempio ad avere un rapporto profondo con sé e con gli altri, delegando tale attitudine alle figure femminili, come se tutto l'ambito del privato, delle amicizie, delle relazioni sociali fosse di pertinenza esclusivamente della donna. E proprio perché non è mai stato abituato a gestire relazioni ed emotività in Prima persona, si è reso più vulnerabile da questo punto di vista, mentre le donne, più abituate a mediare e a tessere relazioni, sono da sempre più abili e più brave a gestirle.




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