giovedì 8 ottobre 2020

La scuola per tutti (Pedagogia)

 Nel 1789 scoppia la rivoluzione francese con la conseguente instaurazione della Repubblica. In questo periodo si svolse un dibattito sull'istruzione,  ad alimentare tale dibattito furono gli idéologues Ovvero la generazione di uomini di cultura e scienziati e successiva a quella dei philosophes.

Il bambino fu eletto simbolo della purezza, dell'innocenza, della forza della rivoluzione stessa, metafora dell'uomo nuovo, non corrotto dal passato. i fanciulli furono così celebrati come la speranza per il futuro della Repubblica.

 Ci furono dei cambiamenti anche nell'assistenza all'infanzia abbandonata e agli orfani. Rochefoucauld-Liancourt si occupò dei bambini abbandonati alla nascita nei beretrofi spesso da madri nubili.  riprese la pedagogia di Pestalozzi e rimarca l'importanza del legame affettivo tra madre e figlio.   i bambini non conoscendo l'amore materno non avrebbero conosciuto un'idea di dovere e rischiavano di diventare cittadini inutili e di conseguenza socialmente pericolosi.  solo l'educazione familiare poteva garantire una formazione morale,  era necessario prevenire l'abbandono  aiutando le famiglie povere  economicamente  e sostenendo le madri nubili.  Il 18 agosto 1792 venne promulgata una legge sull'adozione che non fu molto seguita perché poche famiglie erano disposte ad adottare un bambino.  il decreto del 1793 definì Infatti ufficialmente i trovatelli figli naturali della patria,  questo garantiva a tutti i bambini l'uguaglianza dei diritti.  l'infanzia divenne un modello di virtù morale e di coraggio militare, fin da piccoli i francesi dovevano imparare a divenire cittadini soldati.  si tratta di un progetto pedagogico utopico e totalitario.



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